In attesa della nuova ISO 9001, l’ISO ha pubblicato a febbraio 2024 un addendum alla norma relativo ai CAMBIAMENTI CLIMATICI, addendum che troviamo anche per la ISO 14001 e ISO 45001.
La ISO 9001 è in corso di revisione e, probabilmente, verrà pubblicata la nuova versione nel dicembre del 2025. Nei primi mesi del 2024 è stata introdotta una modifica significativa alla norma ISO 9001:2015, che si focalizza sull’integrazione delle considerazioni relative al cambiamento climatico nei sistemi di gestione della qualità. Questo emendamento, noto come ISO 9001:2015/Amd 1:2024, impone alle organizzazioni di valutare e affrontare attivamente le implicazioni del cambiamento climatico nelle loro attività e nella pianificazione strategica.
La decisione di pubblicare questa appendice alla ISO 9001 ma anche alle norme degli altri sistemi di gestione è stata presa nell’ottica di supportare, attraverso questi standard, il piano d’azione collegato alla Dichiarazione di Londra sul cambiamento climatico.
L’emendamento modifica, sostanzialmente, due sezioni chiave degli standard: il punto 4.1 – “Comprendere l’organizzazione e il suo contesto”, a cui è stata aggiunta la frase seguente: “L’organizzazione deve determinare se il cambiamento climatico sia una questione rilevante” e il punto 4.2 – “Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate”, a cui è stata aggiunta la seguente frase, “Le parti interessate rilevanti possono avere requisiti relativi al cambiamento climatico”, che sottolinea l’importanza del cambiamento climatico per le aspettative delle parti interessate.
Le aziende certificate ISO 9001, ISO 14001 e ISO 45001 hanno ora il compito di rivedere i propri sistemi di gestione per garantire la conformità al nuovo addendum, il che comporta la revisione e l’aggiornamento di politiche, obiettivi e processi per incorporare le considerazioni sul cambiamento climatico.
Per la ISO 9001 vanno identificati i rischi legati al clima, ad esempio, l’aumento dei costi energetici o le interruzioni di produzione e della catena di approvvigionamento dovute a eventi climatici estremi. Allo stesso tempo, vanno esplorate opportunità come l’efficienza energetica o i nuovi mercati per prodotti sostenibili. Il tutto andrà integrato nella gestione dei rischi. Vanno poi considerate le aspettative e le esigenze delle parti interessate relative al cambiamento climatico. In questo modo, si amplia il concetto di qualità per includere la responsabilità ambientale e la sostenibilità come elementi chiave della gestione aziendale.
Nel caso della ISO 14001 la prima azione consiste nel valutare in che modo le attività, i prodotti o i servizi dell’organizzazione influenzano il clima. Successivamente, le organizzazioni dovrebbero identificare le opportunità per mitigare gli impatti negativi sul clima o per adattarsi ai cambiamenti climatici. Gli obiettivi potranno riguardare la riduzione delle emissioni, l’aumento dell’uso di energie rinnovabili, la riduzione dei rifiuti, e così via. Con gli obiettivi in mano, l’organizzazione dovrà pianificare e implementare le azioni necessarie per raggiungerli, ad esempio modificando i processi produttivi, investendo in nuove tecnologie, formando il personale sulle pratiche sostenibili o collaborando con fornitori e partner che condividano gli stessi valori ambientali.
A livello di ISO 45001 ad esempio è opportuno sottolineare il riconoscimento del cambiamento climatico come fattore di rischio per la salute e la sicurezza sul lavoro. Le aziende che cercano di conformarsi ai requisiti del punto 4.1, considerando la nuova aggiunta, dovrebbero adottare un approccio proattivo e strutturato, identificando come il cambiamento climatico possa influenzare direttamente o indirettamente la sicurezza e la salute dei lavoratori, ad esempio tramite i rischi legati a ondate di calore, inondazioni, tempeste, qualità dell’aria e altri eventi climatici estremi. Per mitigare questi rischi, si potranno adeguare ad esempio le infrastrutture, fare formazione dei lavoratori sui rischi climatici e adottare tecnologie o pratiche di lavoro più resilienti al clima. Sarà bene anche aggiornare i piani di emergenza per includere scenari legati al cambiamento climatico, garantendo che siano inclusi protocolli specifici per eventi climatici estremi.